mercoledì 29 febbraio 2012

Proposta per un nuovo e più moderno riassetto dello sport professionistico in Italia



la FCI e la Lega Ciclismo Professionistico nelle persone dei rispettivi presidenti, dott. Renato di Rocco, on. prof. Vincenzo Scotti, in una riunione congiunta svoltasi in data odierna a Roma presso la sede federale

- considerati i più recenti interventi in materia di liberalizzazione del mercato del lavoro, finalizzati al recupero di competitività dello stesso attraverso la semplificazione del quadro giuridico di riferimento ed attraverso l’implementazione del livello di flessibilità dei suoi strumenti,

- considerate le sollecitazioni comunitarie, in particolar modo della giurisprudenza della Corte di Giustizia, verso una riforma della legislazione italiana in tema di lavoro sportivo,

- considerate le evidenti criticità della vigente normativa in materia,

- considerato il carattere transnazionale dello sport ed ivi in particolare di talune discipline sportive,

ritengono opportuno sensibilizzare il legislatore affinché valuti l’opportunità di intervenire, in occasione dei summenzionati provvedimenti di liberalizzazione e riforma del mercato del lavoro, anche sulla regolamentazione del lavoro sportivo.

Tale intervento potrebbe consistere, in termini di tecnica legislativa, in un provvedimento agile, composto di pochi articoli o finanche pochi commi, che si esprima per principi generali, rinviando alle singole federazioni e/o alla normativa di settore, il compito di regolamentare nel dettaglio le singole realtà del lavoro sportivo, anche in riferimento alla singola disciplina sportiva. In tal modo, oltre a rendere l’intervento più celere e meno problematico, si riconoscerebbe, nell’ambito della specificità del fenomeno sportivo, altresì le peculiarità del singolo sport e delle correlative esigenze, rinviando agli organi istituzionalmente deputati all’uopo (CONI, Federazioni) il compito di tutelare gli interessi rilevanti e meritevoli.

Con riguardo ai profili contenutistici dell’auspicato provvedimento, lo stesso potrebbe (1) intervenire in primis sulla criticata ed orami superata qualificazione del lavoro sportivo operata a mezzo della l. 91 del 1981, per tal via riguadagnando coerenza al sistema rispetto sia all’ordinamento giuslavoristico più generale, sia all’ormai consolidata giurisprudenza comunitaria.

Non solo, ma in siffatto ambito, la legge quadro potrebbe vieppiù (2) implementare il concetto ed il valore del titolo sportivo, in tal modo inter cetera salvaguardando – almeno parzialmente – interessi meritevoli di tutela anche in caso di decozione delle società sportive.

Né si taccia dell’evidente e stringente necessità di (3) fornire e rendere concretamente fruibile una tutela previdenziale per gli sportivi, per tal verso altresì (4) favorendo la circolazione tra gli ordinamenti comunitari in particolar modo degli atleti.

Ed inoltre, attraverso un intervento sulla regolamentazione fiscale del sistema sportivo, il provvedimento legislativo potrebbe mirare ad (5) intervenire in relazione a quelle disposizioni che di fatto costituiscono un deterrente – e quindi un danno per lo sport, per il sistema economico ed altresì per l’erario, in termini di mancate entrate – alla costituzione di società sportive di diritto italiano, in specie con riferimento a talune realtà sportive, nonché (6) introdurre provvedimenti di defiscalizzazione in favore dei giovani atleti. Il tutto, sotto il controllo di un organismo indipendente dedicato – da costituirsi anche in seno allo stesso CONI o alle singole Federazioni – che consenta l’analisi dei dati contabili

Al fine di realizzare i predetti obiettivi di base, i proponenti ritengono opportuno procedere nel modo più condiviso ed accurato possibile, acquisendo in primis il parere del CONI nonché richiedendo ai centri di eccellenza che in ambito accademico compiono attività di ricerca e formazione sul tema uno studio della disciplina che regola la materia, anche in chiave comparatistica, nonché la formulazione di una breve proposta di legge da sottoporre ai progetti proponenti.

Ufficio Stampa FCI
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