Inizia con il riconoscimento dei risultati ottenuti nella passata annata - in particolare le presenze in maglia azzurra - la nuova avventura di Stella Riverditi, la promessa del ciclismo astigiano new entry della Forno d’Asolo-Colavita che guarda sempre più alla linea verde. Venerdì la Junior che nel 2012 si affaccia alla seconda ed ultima stagione nella categoria, è stata premiata dalla sezione provinciale di Asti del Comitato Olimpico Nazionale. Un gesto beneaugurante per Stella che a margine del premio ha dichiarato: “Sono molto lusingata di questo riconoscimento del Coni. E’ uno stimolo in più per continuare con grande impegno e serietà. Ma sono molto più contenta e soddisfatta di far parte di un team, ormai storico e prestigioso, come quello di Franco Chirio, tra le cui fila negli anni hanno gareggiato ben quattro campionesse del mondo. L’anno scorso facevo parte di una squadra modesta, fatta in casa, ora le responsabilità e gli stimoli sicuramente aumentano. E sono determinata più che mai a proseguire la mia avventura in maglia azzurra e crescere agonisticamente”.
Tanto per iniziare, nello scorso fine settimana (4/5 febbraio), Stella ha partecipato al raduno azzurro sulla pista di Montichari (Bs) con le ragazze Juniores e Allieve per sottoporsi ad alcuni test, indetto dal commissario tecnico Edoardo Salvoldi.
“Stella saprà sicuramente ribadire, se non migliorare – è convinto il team manager Franco Chirio – quanto fatto vedere nel 2011. Saprà farsi valere e regalare grandi soddisfazioni sia al nostro club che alla nazionale”.
Nonostante neve e gelo, la squadra intanto sta preparando il debutto stagionale in Europa, già fissato per il mese di marzo in Francia. Esattamente domenica 11 la Forno d’Asolo-Colavita dirigerà le ammiraglie verso Chambery. Sette giorni dopo seguirà il l’esordio in Italia al Città di Padova. In sudamerica nel frattempo le brasiliane presenti nell’organico 2012 stanno già gareggiando, in attesa degli appuntamenti clou di marzo rappresentati dai Giochi Panamericani e dalla Vuelta Salvador.
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