Il Giro d’Italia è archiviato. La Chirio-Forno d’Asolo-Tre Colli-Rougj-Idea Quick ha lasciato il segno con la borsa di studio voluta dal team manager Franco Chirio per ricordare la sfortunata Zinaide Stahurskaia, la ex campionessa bielorussa travolta in allenamento alla vigilia del campionato nazionale. Il premio in denaro equivalente a quello finale della maglia rosa era in palio per le ragazze classe ’87-’88-’89 meglio classificate sui gran premi della montagna di prima categoria. Alla fine la borsa di studio se l’è aggiudicata la vicentina Elena Berlato, portacolori della Safi.
“Era il minimo che potessimo fare – puntualizza Franco Chirio – per onorare la memoria di una ragazza tanto forte in bici, quanto sfortunata nella vita”.
La perfetta organizzazione del team veneto-piemontese è stata spesso e volentieri premiata dalle telecamere Rai che nelle sintesi delle tappe trasmesse su RaiDue, almeno una volta al giorno hanno indugiato sulle ragazze in giallo-verde, sui materiali utilizzati ed il marchio della bici Chirio-Forno d’Asolo.
“La cosa ci ha fatto davvero onore - riprende Chirio – in qualche modo il nostro lavoro ed i nostri sacrifici sono stati premiati anche se dal punto di vista agonistico non abbiamo raccolto granché. Frapporti e Clemilda Fernandes erano presenti tra le sei battistrada che nell’ultima tappa sono state raggiunte nel finale. Clemilda aveva anche avuto dei problemi meccanici. Mentre l’ucraina Olena Oliinyk che comunque si è difesa dignitosamente in salita, ha pagato lo scotto del debutto e l’emozione provata nel pedalare per la prima a volta a fianco delle grandi del ciclismo mondiale. Come ad esempio nella tappa marchigiana di Poro S.Elpidio quando si era trovata in testa alla corsa con tutte le migliori. Complessivamente per una squadra giovanissima come la nostra che ha avuto il coraggio di schierare ragazze ventenni, è stato un importate momento di esperienza. Per il prosieguo della carriera tutte si porteranno dietro questo fondamentale bagaglio d’esperienza”.
Alla fine il Giro si è rivelato un duello tutto tra Cervelo e Columbia. E’ rimasto davvero poco per tutte le altre formazioni presenti allo start di Scarperia.
“La superiorità di questi due super team è impressionante, davvero disarmante. C’è effettivamente troppa distanza con tutte le altre squadre professionistiche che non dispongono degli stessi budget milionari. Il bello è che neppure loro riescono a onorare il calendario internazionale e tutte le prove di Coppa del Mondo. Il fato che in un Giro durissimo, disegnato per una Luperini partita per vincere, la grande Fabiana abbia chiuso al 6° posto beccando quasi 9 minuti, la dice lunga. Con questa egemonia non si può gareggiare. Alla fine comunque si è rivelato un grande Giro d’Italia. Ha toccato per tre-quarti tutto il territorio della Penisola. Aspetto importantissimo per la diffusione del ciclismo non solo femminile e l’immagine degli sponsor. Paragonabile a quello maschile per la severità dei percorsi proposti, in alcuni giorni con pendenze quasi impossibili per la maggior parte delle ragazze in gara. L’accoglienza è stata a dir poco stupenda. Specialmente nelle tappe terminate in provincia di Bari e Napoli. Il calore di quella gente ci hanno dato la conferma che il ciclismo è vivo ovunque in Italia”.
L’attività della Chirio Forno d’Asolo prosegue su due fronti. Agli europei su pista di Minsk (Bielorussia) che scattano domani per terminare domenica, è impegnata la lituana Aušrinę Trebaitę, un giorno leader proprio all’ultimo Giro della Bielorussia. Mentre sabato tutta la squadra al gran completo sarà in gara in Italia nell’internazionale di Cento, in provincia di Ferrara dove verrà assegnato il Gp Carnevale d’Europa (start alle ore 16:30).
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