sabato 27 febbraio 2010



GIRO DONNE 2010
21° GIRO CICLISTICO FEMMINILE INTERNAZIONALE
2-11 LUGLIO 2010


La 21ma edizione del Giro Donne, la più importante competizione a tappe per il ciclismo femminile internazionale, si svolgerà da venerdì 2 a domenica 11 luglio 2010 lungo un percorso di 921,90 Km, con partenza da Muggia (TS) e arrivo a Monza (MB) davanti alla Villa Reale. In gara le migliori atlete del ranking UCI che si affronteranno in 10 tappe emozionanti e suggestive.
Il percorso condurrà la carovana del Giro Donne dal Friuli alla Lombardia passando per Veneto e Piemonte, attraverso gli splendidi paesaggi italiani, tra campagne e città, tra monumenti, mari e laghi, tra pianure a perdifiato e vette avvitate al cielo.
Si riconferma Direttore Generale della competizione Giuseppe Rivolta, che ha gestito la manifestazione nelle ultime edizioni, le cui competenze tecniche verranno affiancate dall’organizzazione dell’EPINIKE ASD, nuova associazione sportiva formata da donne e uomini appassionati di ciclismo femminile che mettono a disposizione le proprie esperienze professionali nell’ambito della comunicazione e del marketing.
La manifestazione per il 2010 ha ottenuto il riconoscimento del patrocinio del Ministero della Gioventù.


LE TAPPE

02 Luglio 2010 1°tappa Muggia (TS) – Trieste 13:00 59,00 km
03 Luglio 2010 2°tappa Sacile (PN) – Riese Pio X (TV) 11:45 130,00 km
04 Luglio 2010 3°tappa Caerano S. Marco (TV) – Biadene (TV) 11:45 16,90 km
(Cronometro individuale)
05 Luglio 2010 4°tappa Ficarolo (RO) – Lendinara (RO) 11:45 90,00 km
06 Luglio 2010 5°tappa Orta S. Giulio (NO) – Pettenasco (NO) 11:45 122,00 km
07 Luglio 2010 6°tappa Gallarate (VA) – Arcisate (VA) 12:00 116,70 km
08 Luglio 2010 7°tappa Como – Albese con Cassano (CO) 11:45 110,80 km
09 Luglio 2010 8°tappa Chiavenna (SO) – Livigno (SO) 11:45 93,00 km
10 Luglio 2010 9°tappa Livigno (SO) – Stelvio (SO) 11:45 68,50 km
11 Luglio 2010 10°tappa Autodromo di Monza – Monza (MB) 12:45 115,00 km
totale 921,90 km


PRIMA TAPPA – Muggia-Trieste – 2 Luglio 2010
L’estremità orientale dell’Italia accoglie il Giro Donne, che torna in Friuli Venezia Giulia dopo sei anni. Ma per la prima volta in assoluto scopre la città di Trieste. E dopo tante edizioni caratterizzate dalla partenza ufficiale con lo spettacolare prologo serale, sceglie una tappa vera e propria. Poco meno di cinquanta chilometri per assegnare le prime maglie, mescolando su una distanza breve le caratteristiche di una tappa in linea con lo spettacolo del circuito. La prima parte della tappa sarà centrata su Muggia, sede dei preliminari del Giro, con un circuito da ripetere quattro volte che ruoterà attorno alla sede storica di Pasta Zara. Terminato il primo circuito le atlete entreranno nella parte in linea, con la breve e facile salita di Montebello, che condurrà la corsa nel cuore della città di Trieste. Sul lungomare è previsto un nuovo secondo circuito che andrà ripetuto per tre volte. Il pronostico favorisce le ruote veloci del gruppo, pur con qualche saliscendi nel circuito iniziale di Muggia ma ancora troppo lontano dal traguardo. Tappa di grande spettacolo che coinvolgerà, specie nel finale, la città di Trieste.

SECONDA TAPPA – Sacile-Riese Pio X – 3 Luglio 2010
Dal Friuli al Veneto per centotrenta chilometri nella terra che ama il ciclismo. Il Giro Donne abbraccerà ancora una volta il Friuli, con la partenza da Sacile e dalla provincia di Pordenone. Le colline delle Prealpi trevigiane caratterizzeranno la parte centrale della seconda tappa, prima di approdare nella Marca Trevigiana, a Riese Pio X, in prossimità della sede operativa di Pasta Zara. Lasciate le strade friulane, le atlete troveranno dopo sessanta chilometri le dolci ascese verso Nervesa della Battaglia, attraverseranno Crocetta del Montello, dove partì il Giro Donne del 2007, poi Montebelluna e Caerano San Marco, dove nel 2005 si impose la svizzera Nicole Brandli, prima di vincere il suo terzo Giro Donne in carriera. Il finale di tappa prevede un nuovo circuito che farà perno su Riese Pio X e sulla sede di Pasta Zara. Se la parte centrale della tappa si presenta movimentata ed adatta ad allunghi e fughe, il finale pianeggiante in circuito si presta a favorire i ricongiungimenti. Ancora una volta a favore delle velociste. Oppure, se le fughe dovessero prendere il largo, il vantaggio maggiore andrebbe alle passiste veloci. Ad inizio giro le energie a disposizione sono parecchie e le cacciatrici di tappe potrebbero approfittarne.
TERZA TAPPA – Caerano S. Marco-Biadene di Montebelluna – 4 Luglio 2010
E’ sempre la provincia di Treviso ad essere protagonista del Giro Donne che dopo due giornate di gara, chiama subito all’appello le favorite e chi vorrà mettere il proprio nome nell’albo d’oro. Unica prova contro il tempo, ancora lontana dalla conclusione di Monza ma comunque test probante ed estremamente indicativo, la cronometro del Giro Donne si svilupperà sulla distanza di poco meno di diciassette chilometri con partenza presso la sede di Diadora, a Caerano San Marco, luogo di presentazione del Giro, per concludersi a Biadene di Montebelluna, presso la sede centrale di Geox. Un tandem contre la montre che attraverso il Giro Donne, la carovana e le sue atlete lega due primarie realtà dell’industria italiana nel mondo, da sempre vicine al grande sport. Si attraverseranno Crocetta del Montello, che dopo tre anni riabbraccia una cronometro del Giro Donne seppur di passaggio, Cornuda e Montebelluna prima del finale di Biadene. Nessuna significativa asperità per una cronometro assai favorevole alle specialiste, favorite dall’assenza di continue curve e da rettilinei ampi e pedalabili. Le grandi dovranno uscire allo scoperto. E le atlete dotate nelle cronometro cercheranno di trarre massimo profitto prima delle grandi montagne. L’ultima cronometro per specialiste del Giro Donne risale al 2008 con la prova di Novara, vinta dall’australiana Vicky Whitelaw.

QUARTA TAPPA – Ficarolo-Lendinara – 5 Luglio 2010
Il Giro Donne ritrova, dopo un anno di assenza, le infinite distese del Polesine, su cui sono state scritte pagine importanti della corsa rosa. Dalle vittorie di Regina Schleicher a Melara nel 2005, al successo della Zabirova a Ceneselli nello stesso anno. Dalla volata di Giorgia Bronzini a Pontecchio Polesine nel 2007, agli sprint vittoriosi in serie della fuoriclasse tedesca Ina Yoko Teutenberg nell’edizione del 2008. Vincitrice a Lendinara, poi a Rosolina Mare in quella edizione della corsa che aveva soggiornato in Polesine per diverse giornate. E’ la terra per definizione delle velociste, ma anche del caldo che potrebbe condizionare la corsa. E’ la terra degli appassionati di ciclismo, che attendono l’epilogo allo sprint per tributare alla vincitrice meriti ed applausi. Si partirà da Ficarolo e si arriverà nel centro di Lendinara. Se per Ficarolo questa è l’edizione del battesimo e del noviziato, per Lendinara è quella della conferma. Sul lungo rettilineo del centro storico della cittadina rodigina si arrivò a ranghi compatti nel 2008, in un’altra tappa lunghissima che partì da Asola. Allora vinse senza appello la tedesca Teutenberg. Che probabilmente ha già prenotato un bis d’autore per la ventunesima edizione del Giro Donne sullo stesso traguardo di Lendinara.

QUINTA TAPPA – Orta San Giulio-Pettenasco – 6 Luglio 2010
Cambiano gli scenari, i tracciati, ma non le emozioni e si entra nella seconda parte del Giro Donne. La serie di novità non si interrompe. Dal Veneto e dal Polesine il Giro riparte dal Piemonte con l’inedita frazione che da Orta San Giulio porterà la carovana a Pettenasco. A disegnare il tracciato ci ha pensato lo splendido Lago d’Orta, che ha aiutato gli organizzatori a tracciare una tappa bella, tutta da seguire. Centoventidue chilometri con un circuito di ampio raggio da ripetere tre volte con il perimetro dello specchio d’acqua come riferimento. Vallonato, ricco di cambi di ritmo, il circuito così disegnato presenta un gran premio della montagna che andrà affrontato per tre volte sulla salita di Ameno. Salita pedalabile, ma adatta ad alimentare scatti e fughe, in una giornata che si aprirà a diverse soluzioni. Percorso da attaccanti, per ragazze in forma, invita sin dalle prime battute all’allungo ed alla fuga. Attraverso Pettenasco, Omegna, Cesara, Pella, Pogno, Gozzano, fin su al gran premio della montagna di Ameno. Giornata non facile per le velociste, potrebbero lasciare spazio a passiste ben dotate in salita ma anche capaci di alimentare le fughe. Diverse soluzioni dunque, tutte da grande spettacolo.

SESTA TAPPA – Gallarate-Arcisate – 7 Luglio 2010
Sulla carta più veloce rispetto a quella con arrivo a Pettenasco, ma di certo non meno insidiosa e spettacolare. Il Giro Donne lascia il Piemonte e prenota la Lombardia per entrare nella fase conclusiva cruciale. Ed è la provincia di Varese a “giocare in casa”. Terra che ama il ciclismo fin dalle sue origini con campioni del calibro di Binda e Ganna ed onora lo sport a pedali con campionati del mondo e prove di Coppa del Mondo. Da Gallarate ad Arcisate con una cavalcata ancora sopra i cento chilometri, tagliando in due la provincia di Varese e percorrendola da sud verso nord. Anche le strade varesine sono per attaccanti. Nel 2007 a Cittiglio vinse Nicole Brandli, nel 2008 a Laveno trionfò la tedesca Claudia Hausler, che in una giornata di tregenda prese le misure per la corsa rosa, prima di farla sua sul traguardo di Grumo Nevano nel 2009. Anche la fettuccia posizionata ad Arcisate sarà per donne forti, di tempra e grinta. A casa di Noemi Cantele tutti dovranno fare i conti con la varesina, favorita dal “fattore campo”, emotivo ed atletico. A Gallarate un circuito iniziale pianeggiante da ripetere due volte, per regalare agli sportivi ancora spettacolo lungo le vie della cittadina varesina. Poi subito nel cuore della tappa con gli strappi di Orino e Cabiaglio, il successivo gran premio della montagna di Cunardo, seguito in rapida successione da quello di Ardena. Entrambi di terza categoria, ma assai ravvicinati, senza poter dar modo di respirare e recuperare. Il finale è lievemente più sereno, con i saliscendi verso Porto Ceresio e Viggiù prima di approdare ad Arcisate.

SETTIMA TAPPA – Como-Albese – 8 Luglio 2010
Un nodo sul Triangolo Lariano ed ecco il tracciato della settimana tappa, che si snoda su un fazzoletto di terra incastonata tra le bellezze delle Prealpi comasche, tra i monti del Manzoni e le vittorie del grande sport, a pedali e del canottaggio. Da Como ad Albese con Cassano per centodieci chilometri. Dalla città che da anni ha riannodato un importante legame con il ciclismo. E che ora accoglie il Giro Donne, che per la prima volta in assoluto parte dalla capoluogo del Lario, sino al piccolo grande paese di Albese con Cassano, che ha dato natali, vita ed origini a Fabio Casartelli, che troppo presto ci ha lasciati proprio in sella ad una bicicletta. E’ una tappa difficile, ad alta tensione, con vette da rispettare e scalare con forza e decisione. La prima è nella prima parte di giornata. Costeggiato il Lario sino a Nesso, si sale fino al Pian Tivano con pendenze di tutto rispetto ed una salita non certo breve. Scollinate in località Colma, le atlete avranno la lunga discesa sino a Lecco, percorreranno nuovamente la litoranea sino a Bellagio per affrontare la salita del Ghisallo. Dove Nicole Cooke nel 2004 firmò la vittoria di tappa ed il successo nel Giro prima della passerella finale al Castello Sforzesco di Milano. Dove nel 2006 Edita Pucinskaite vinse il primo dei suoi due Giri d’Italia in rosa. Salita severa, capace con la precedente del Pian Tivano, di provocare netta selezione, il Ghisallo sarà il trampolino per le fuggitive verso la conclusione di Albese. In attesa del finale, questa potrebbe essere una tappa di decisa scrematura per la classifica generale.

OTTAVA TAPPA – Chiavenna-Livigno – 9 Luglio 2010
Poco meno di cento chilometri per una tappa tutta in salita che porterà il Giro nel cuore delle Alpi, verso un finale del Giro Donne sempre più affascinante. Da Chiavenna a Livigno. Dall’Italia alla Svizzera, sul cui territorio si svolgerà buona parte di questa che potrebbe essere una delle tappe più decisive della corsa rosa. Con l’inedito arrivo di Livigno. Sarà infatti il cuore del Piccolo Tibet ad accogliere le atlete e la carovana. Dopo la partenza dal centro di Chiavenna, le ragazze attraverseranno Piuro e lasceranno l’Italia, entreranno in territorio elvetico con la strada sempre all’insù sino al primo traguardo parziale della montagna della giornata, il Maloja, dopo oltre millecinquecento metri di dislivello già coperti. Sino a Saint Moritz la strada offre margini di possibile recupero. Mentre dopo l’attraversamento di Pontresina la strada ritorna a salire verso il Bernina, a quota 2328 metri d’altitudine. Breve discesa e poi l’ultima arrampicata per varcare anche la Forcola, terzo gran premio della montagna, prima di planare su Livigno. Tappa di massima severità altimetrica, che metterà a dura prova tutte le ragazze, provenienti dalla giornata precedente, con Sormano e Ghisallo, non certo facili. Favorite d’obbligo le scalatrici, perché per vincere a Livigno occorre un feeling speciale con le montagne, con la salita e con la fatica.

NONA TAPPA – Livigno-Stelvio – 10 Luglio 2010
La Cima Coppi del Giro Donne è lassù. Dove sino ad oggi il Giro Donne non era mai arrivato. Dove arriva chi ama la montagna e la fatica, dove la maglia rosa sarà quella definitiva, da portare in trionfo sino al gran finale. Sono sempre le Alpi lo scenario nobile ed unico di un Giro Donne che non ha più attese. Da Livigno al Passo dello Stelvio, semmai siano rimasti ancora dubbi ed incertezze sulla classifica, semmai siano rimaste energie da spendere. La verità è in una settantina di chilometri che da soli non dicono tutto. Ma che da Livigno allo Stelvio diranno tutto e di più. Dal Piccolo Tibet la partenza presenta ancora e subito tanta salita. Il primo gran premio della Montagna a Trepalle, ben sopra la soglia dei duemila metri d’altitudine, la discesa verso Valdidentro, la salita verso i Bagni di Bormio e l’inizio dell’ascesa che si avvita al cielo e porta alla fettuccia dello Stelvio, a quota 2725 metri. Se la classifica non sarà ancora delineata, le strade dell’alta Valtellina aiuteranno chi vorrà attaccare e prendere la maglia rosa. Giornata ancora una volta per scalatrici pure, ardimentose, coraggiose. In un Giro che le ha chiamate alla ribalta con forza e senza dubbi.

DECIMA TAPPA – Autodromo di Monza-Monza – 11 Luglio 2010
Il passo tra motori e biciclette non è poi così ampio. E’ sempre passione che si respira. Il Giro Donne non avrà più un carosello finale, un solo applauso per la maglia rosa. Ma una tappa vera e propria. Un Giro Donne che diventa Giro della Brianza, che porterà in trionfo la maglia rosa, la vincitrice di un Giro che ha portato la carovana dal mare sino all’alta montagna, dal caldo delle pianure polesane al freddo delle vette alpine. Sarà l’autodromo di Monza a tributare l’omaggio al Giro Donne. Nel tempio dei motori il silenzioso procedere delle biciclette e delle eroine del ciclismo femminile. Tre giri sul circuito mitico che ha fatto la storia dei motori. E poi ancora strada, verso la Brianza lecchese e comasca. Ancora saliscendi, salite, cambi di ritmo. Se le attaccanti avranno voglia e necessità di stare davanti, per loro potrebbe ancora essere un’occasione da non perdere. Perché una vittoria al Giro Donne è sempre qualcosa di unico. Ma verso ilo finale presso la Villa Reale di Monza ci sarà spazio ancora per una possibile bella volata, uno sprint che chiuderà la corsa e che farà vestire la maglia rosa a chi il Giro lo avrà vinto. Questa volta definitivamente. Dopo pianure, cronometro, salite, montagne, laghi, mare, applausi, paesi, tifosi, emozioni vissute, tenute dentro e posizionate là, nella memoria dei ricordi più belli.

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