martedì 16 luglio 2013

Giro Rosa: la sicurezza in corsa. Intervista a Eugenio Salvoldi.

La sicurezza è importantissima nelle gare di ciclismo, ne parliamo tanto ed è sempre un tema molto discusso. Come è andato questo Giro Rosa, in termini appunto di sicurezza?

Posso dire che questa è una delle edizioni più tranquille alla quale abbiamo partecipato con la nostra Associazione Volontari Croce Rossa di Trezzo sull'Adda. Ci sono stati episodi ordinari ma niente di impegnativo o grave.

Quanto incide sugli interventi la temperatura, il caldo? Cosa si fa per la prevenzione? C'è un protocollo da seguire?

Il clima purtroppo è incontrollabile e imprevedibile. Le squadre hanno tutte del personale molto qualificato per quanto riguarda la preparazione alimentare. In corsa, il compito dell'assistenza, nei giorni particolarmente afoso è quello di idratare le atlete, poterle bagnare il più possibile, anche oltre i limiti consentiti dai regolamenti.

Lei ha affrontato tanti Giri d'Italia: secondo la sua esperienza qual'è stato quello più duro, il momento più difficile che ha dovuto affrontare in termini di organizzazione?

Ci sono state delle edizioni molto molto impegnative, durante le quali abbiamo avuto difficoltà nell'assistere le atlete. Mi ricordo che, una volta, in seguito a una caduta, abbiamo avuto sette atlete in ambulanza: questo solo per l'assistenza urgente, prima del trasporto in ospedale.



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