mercoledì 27 aprile 2011

Mario Minervino nominato componente del “Gruppo di Lavoro” sul ciclismo femminile in seno all’Unione Ciclistica Internazionale: “porterò la mia esperienza di organizzatore della Coppa del Mondo”


La notizia risale alla fine del mese scorso ma è stata diffusa solamente alla vigilia della Coppa delle Nazioni U23; Mario Minervino, organizzatore della Coppa del Mondo donne, è stato nominato componente del neo “Gruppo di Lavoro” del ciclismo femminile in seno all’Unione Ciclistica Internazionale; “sono molto felice – ha sottolineato Minervino - perché potrò portare la mia esperienza di organizzatore del trofeo Alfredo Binda in seno alla massima istituzione del ciclismo mondiale. Del gruppo di lavoro dovrebbero far parte anche un’atleta e un direttore sportivo; quindi tutte le esperienze del movimento agonistico femminile saranno rappresentate”.
A quando la prima riunione ad Aigle, sede dell’UCI in Svizzera? “Penso che saremo convocati prestissimo; i temi da trattare sono numerosi così come numerose sono le istanze che si registrano nel movimento ciclistico femminile. Sono tante le prerogative simili a quelli degli uomini e sono tante le prerogative proprie che vanno armonizzate per favorire lo sviluppo di una base che rivela sempre una forte passione per questo sport”.
L’incarico arrivato da parte UCI va a completare una disponibilità che vede Mario Minervino già impegnato in seno alla Struttura Tecnica della FCI; “Ovviamente l’esperienza, che sto vivendo grazie al presidente FCI Renato Di Rocco e al presidente Franco Fioritto, costituisce una fonte preziosa. Io amo il ciclismo ed in particolare quello femminile che a noi italiani sta riservando molte gioie a livello organizzativo e di risultati. Anche le squadre, piano piano, stanno trovando una dimensione più consona al valore delle atlete. Io credo che siamo alla vigilia di una crescita complessiva a cui inizia a partecipare attivamente il mondo dell’informazione. Ad esempio in Italia la RAI sta svolgendo un servizio straordinario. Se il prodotto è buono il pubblico apprezza lo spettacolo e gli appassionati sono contenti. Così è per gli organizzatori, le atlete e i direttori sportivi. Io sono certo che il gruppo di lavoro UCI potrà essere utile al movimento femminile mondiale”.

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