Silver City (New Mexico), 28 aprile 2011
Inizia alla grande il Tour of the Gila per la Diadora-Pasta Zara-Manhattan. La campionessa Usa in carica (e vincitrice di due edizioni del Gila) Mara Abbott ha trionfato nella prima tappa con arrivo in salita, lasciando a 19 secondi l’immediata inseguitrice, la brasiliana Flavia Oliveira. A 50 secondi è arrivata la terza classifica, la canadese Clara Hughes. Poi i distacchi hanno iniziato a superare il minuto.
La prima tappa del Tour of the Gila, nel New Mexico, tradizionale gara a tappe d’apertura della stagione Usa racchiudeva 125 chilometri con partenza e arrivo a Silver City. Una frazione di gara sempre su e giù, con la salita finale (10 km) di Mogollon che, come da previsioni, ha fatto la differenza.
Giornata scandita dal forte vento, che ha reso la vita difficile ai tentativi di fuga. La Diadora-Pasta Zara-Manhattan, diretta dal team manager Manel Lacambra e composta, oltre che da Mara Abbott, dall’italiana Eleonora Patuzzo, dalla tedesca Claudia Hausler, dall’australiana Rachel Neylan e dalla statunitense Amber Pierce, ha protetto la Abbott dal vento fino a pochi chilometri dall’inizio della salita finale. Da lì, ha scatenato la bagarre, costringendo il gruppo a mettersi in fila indiana alle loro spalle. Condizione ideale per iniziare la salita frazionate e consentire alla Abbott l’allungo. Così è stato. Quando l’ultima compagna si è spostata, la statunitense è scattata. L’unica a starle a ruota è stata Flavia Oliveira, che però non ha retto fino alla fine al crescendo impressionante della Abbott. Arrivo in solitudine, maglia di leader e anche quella del Gran Premio della montagna per la venticinquenne statunitense, vincitrice del Giro Donne 2010, che si conferma così un’eccezionale scalatrice.
“E’ stata una prestazione spettacolare - ha commentato Manel Lacambra - soprattutto perché eravamo reduci da una disavventura. Il volo aereo che doveva portarci qui a Silver City all’ultimo momento è stato cancellato e abbiamo dovuto affrontare un lungo viaggio in auto. Le ragazze hanno potuto dormire solo 5 ore prima di salire in bicicletta e correre. Arrivando dall’Europa, inoltre, hanno dovuto fare i conti anche con il jet lag. Ciò nonostante sono state fantastiche. Hanno corso tutte per la Abbott che le ha ripagare con una vittoria da campionessa”.
Concetti ribaditi dalla stessa Abbott: “La squadra non ha in pratica dormito prima del via e durante la gara è stata dir poco fantastica. Perfetta. Sono orgogliosa di questa squadra. Adesso faremo di tutto per difendere la maglia da leader”.
Stanotte (ora italiana) seconda tappa del Tour of the Gila, ancora in linea. La corsa si concluderà domenica, dopo cinque frazioni di gara.
Press Office
Giovanni Bertizzolo
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